TIME OUT! RIFLESSIONI A BASSA VOCE

14/11/2017

Il 21 e 22 novembre prossimi si svolgeranno al CONI  “GLI STATI GENERALI DELLO SPORT ITALIANO”.

Al convegno e alle programmate tavole rotonde sono stati invitati, non solo, i massimi esponenti del mondo dello sport Italiano, ma anche autorevoli rappresentanti della Politica, della Carta stampata e della Televisione, della Cultura, dell’Industria, della Lotta alla Corruzione, oltrechè Presidenti federali, tecnici ed atleti.


Il titolo ci sembra adeguato per la presenza di quasi tutti coloro che, per il loro ruolo, possono dire qualcosa sullo stato di salute dello Sport Italiano.

L’iniziativa ci sembra ottima come pure la scelta di suddividere, nei cinque colori dei cerchi olimpici, i vari filoni di approfondimento.

Siamo convinti che lo Sport Italiano non sia malato, ma, come si dice, è meglio prevenire che curare e che curare è meglio che riesumare, come si sono trovati a dover fare, in anni passati, altri Paesi.


Nella speranza di non essere considerati troppo presuntuosi, ma è un rischio che corriamo volentieri per il bene che vogliamo allo Sport che tanto ci ha dato in quasi cinquanta anni di convivenza, vorremmo porre a tutta l’assise tre domande.

1.    Lo Sport Italiano ha bisogno di vincere di più o lo vuole fare meglio?

2.    Quali sono i limiti attuali? Sono limiti culturali? Sociali? Strutturali? Organizzativi? Economici?

3.    Nel caso esistesse qualcuno di questi limiti, dove e come rimediare?


Da uomini di sport pensiamo che, se ”GLI STATI GENERALI DELLO SPORT ITALIANO” produrranno risposte a questi quesiti, avremo fatto un grande passo in avanti e ne saremo molto felici.


Gianni Bondini