Alle ore 11.25 Giovanni Malagò ha alzato le braccia al cielo come quei pugili che hanno atteso nell’angolo il verdetto dei giudici. Il salone d’onore non era certo il Madison Square Garden, ma quel gesto è sembrato proprio come quello del trionfo dopo un match duro. Perché? Per la ragione molto comprensibile che l’uscente e rientrante Presidente del Coni voleva e doveva bissare il mandato con molti più voti di quelli che (a sorpresa) l’avevano innalzato sul tetto dello sport italiano. Quei 40 voti risicati del 19 febbraio 2013 sono diventati 67 e dovevano essere 68 se uno degli elettori non avesse scarabocchiato la scheda. Cinque schede bianche sono state un segnale di democratico dissenso. E i due voti all’ex presidente dell’Orientamento, Sergio Grifoni, sono il segno che un altro competitore c’era.
Che sarebbe andata così s’era capito in due situazioni diverse degli ultimi due giorni: con i complimenti dell’ex presidente del Coni Gianni Petrucci nel Consiglio Nazionale di due giorni fa e con l’applausone durato alcuni minuti dopo il discorso da candidato di Malagò.
Il programma presentato dal nuovo-vecchio Presidente ha lasciato il dolce in bocca, sia per i riconoscimenti non banali all’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport e alla Scuola dello Sport, di cui Malagò ha registrato la “fortissima crescita”. Ma i complimenti non bastano, perché Malagò ha promesso l’intensificarsi dell’attività nella scuola e persino riforme attese da tempo di statuti o organizzazioni associative.
Le novità elettorali sono cominciate con i voti per i componenti di Giunta, dove dopo gli scontati “pacchi “ di voti per il vicepresidente vicario Franco Chimenti (54) e per il presidente del Tennis Angelo Binaghi (45) a scompaginare i pronostici è stato il presidente del pattinaggio, Sabatino Aracu, che in corsa solitaria ha conquistato ben 34 voti. Poi sono risultati eletti: Alfio Giomi (30 voti), Francesco Ricci Bitti (27), Carlo Magri (27) e Flavio Roda (27) vittorioso al ballottaggio (45-25) con Luciano Rossi.
COMITATI REGIONALI (1): eletto Sergio D'Antoni (30).DELEGATI PROVINCIALI (1): Guglielmo Talento (40).
ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA (1): Giovanni Gallo (Polisportive Salesiane)
ATLETI (2): Alessandra Sensini (40), Roberto Cammarelle (31)
TECNICI (1): Valentina Turisini (67)
La Giunta Nazionale, su proposta di Malagò, ha nominato come Vice Presidenti Franco Chimenti (Vicario) e Alessandra Sensini, mentre Roberto Fabbricini è stato confermato come Segretario Generale. Confermato anche Carlo Mornati in qualità di Vice Segretario Generale. Contestualmente Franco Chimenti ha rimesso il mandato come Presidente della Coni Servizi, carica che verrà assunta ad interim da Malagò fino ai Giochi di PyeongChang 2018. Lo stesso Malagò ha anche anticipato che, d'intesa con l'azionista di riferimento (Ministero dell’Economia e Finanze), dopo l'evento olimpico in Corea del Sud, Fabbricini assumerà la carica di Presidente della Coni Servizi e Carlo Mornati gli succederà quale Segretario Generale del CONI.
Gianni Bondini