GIOCHIAMO A GIOCARE

IL NUOVO SITO PER LA SCUOLA PRIMARIA.

GIOCANDO SI IMPARA

Il progetto Giochiamo a Giocare rappresenta un particolare modello di applicazione sul campo dell’insegnamento, non solo pratico, dell’attivit motoria nelle scuole Primarie. Fino a qualche anno fa, in quest’ordine di scuole, che riguarda bambine e bambini dai sei ai dieci anni, non era neanche previsto. Una volta riconosciuta, da tutti, l’importanza formativa sia fisica che mentale, della attivit motoria per questa fascia di et, la materia fu inserita nelle proposte formative delle scuole primarie e l’insegnamento fu attribuito alle stesse Maestre e Maestri gi impegnate nelle altre materie. Numerosi i corsi formazione e i manuali specifici prodotti al fine di accrescerne le conoscenze e competenze indispensabili per poter portare avanti questo delicato compito. L’introduzione di Tutor specializzati per il sostegno agli insegnanti stato un ulteriore passo in avanti. Oggi stanno per partire le selezioni riservate ai laureati in Scienze Motorie per essere inquadrati in forma stabile in tutte le classi della scuola primaria. Questo progetto, unitamente ad altri documenti gi esistenti, rappresenta una precisa e sperimentata roadmap da seguire con fiducia perch messa a punto da chi, da decenni, si occupa del tema. La formula digitale utilizzata di facile consultazione e aggiornabile.

Un dovuto ringraziamento, dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana e mio personale, va’ a Sport e Salute, che ha finanziato il progetto, ma anche, e sopratutto al Maestro dello Sport Carlo Devoti e ai suoi collaboratori, Paolo Gugliemetti, Giuseppe Antonini, Massimo Sanna e all’Accademia Maestri dello Sport per il suo sempre prezioso contributo. Non posso di certo non ringraziare chi, di fatto, ha reso possibile la realizzazione di questo progetto in particolare i Dirigenti Scolastici Dott. Giacomo Vescovini e la Dottoressa Giovanna Solari, le Maestre e i Maestri dell’Istituto Comprensivo “Luigi Malerba” di Fornovo Taro (Parma) e delle Scuole Alberoni, Mazzini e Mucinasso e di tutti gli alunni delle 24 classi che hanno partecipato al Progetto.

Mauro Checcoli 

Presidente dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana

Una Comunità che svolge il proprio compito sociale deve offrire ai suoi cittadini la possibilità di poter scoprire e allenare i propri talenti affinché gli stessi, motivati a coltivarli, possano non solo trarne beneficio personale ma riversare, sulla comunità tutta, i positivi risultati che ne derivano. Noi siamo convinti che l'arte, il gioco e lo sport rappresentino settori della vita ideali a tale fine e non solo per le potenzialità educative che gli sono proprie ma anche perché sia i successi, che gli insuccessi che derivano dalla loro buona pratica, siano comunque positivi. E' questa la ragione per cui queste importanti opportunità non vengano  lasciate al caso ma vengano affidate in buone mani e inserite a pieno titolo nelle offerte formative delle Istituzioni pubbliche, private e del  volontariato. La verità invece, è che c’è troppa improvvisazione in questi settori succubi di interessi selettivi contrari ai saperi che devono oggi avere i giovani per affrontare ben attrezzati il loro futuro: fra questi la polivalenza che è l'esatto contrario della specializzazione. L’insegnamento che diamo ai nostri giovani porta spesso all’abbandono dell’attività sportiva.  Pensare che tali pratiche debbano competere solo a coloro che posseggono le doti per poter aspirare al successo sportivo, dimenticando che invece devono anche coinvolgere coloro che hanno meno possibilità al fine di dar loro una migliore qualità di vita. E' da questa consapevolezza che si può acquisire quella corretta mentalità che deve animare coloro che operano nel settore dell'educazione dei giovani ed è questo il motivo per cui mi sono impegnato a selezionare quei principi, pensieri, riflessioni, opinioni, filmati che servono a rafforzarla traendoli dalla letteratura e dalle mie esperienze di vita aiutato dall'Amico Direttore Didattico Maestro Alfredo Rasori a cui mi legava un riconoscente rapporto di stima e amicizia.

Carlo Devoti.

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